Speciale Pelle & Caldo – Allergie solari: rimedi e consigli per un’estate senza pensieri
Allergie, eritemi solari, fotodermatiti affliggono il 20% della popolazione. Rimedi, consigli, accorgimenti per vivere un’estate senza pensieri!
Quando si parla di allergie solari si devono tenere presente diverse patologie cutanee legate alla luce solare e alla fotosensibilità dei soggetti colpiti. Le allergie solari possono dare sintomi quali prurito, eritemi e vesciche e tendenzialmente non si sviluppano solo a causa dell’esposizione al sole ma sono la conseguenza di un problema già preesistente, come ad esempio infiammazioni dell’organismo dovute ad intolleranze alimentari trascurate, assunzione di farmaci o antibiotici.
Le allergie solari, così come gli eritemi solari, sono dovuti allo stress ossidativo dettato dalla presenza dei radicali liberi indotti dai raggi UV nelle cellule della pelle, questo causa una reazione eccessiva del sistema immunitario che si manifesta attraverso fastidiosi sfoghi sulla pelle, concentrati maggiormente nelle zone più esposte al sole: viso e busto.
Allergie solari: rimedi e consigli
Quando i primi sintomi degli eritemi solari compaiono è bene evitare di esporsi al sole e a fonti di calore intenso, inoltre bisognerebbe sempre ricordarsi di mangiare molta frutta e verdura e bere molta acqua. La pelle dovrebbe essere idratata spesso, in questi casi è meglio evitare prodotti troppo aggressivi che potrebbero irritarla ancora di più.
Per evitare che l’eritema compaia o che si acuisca, è meglio evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata e ricordarsi di applicare la protezione solare ogni due ore ed ogni volta che si fa un bagno.
Per chi soffre sistematicamente di questo problema può essere d’aiuto, qualche mese prima della partenza per le vacanze, iniziare una cura di integratori alimentari ricchi di vitamina C e E per prevenire la comparsa degli eritemi e di utilizzare specifiche creme protettive contro le allergie solari.
Consigli in pillole e curiosità
- La pelle tende a difendersi naturalmente dai raggi solari e lo fa attraverso la produzione di melanina. Dopo la prima esposizione al sole e il conseguente imbrunimento della pelle, i melanociti producono nuovamente melanina con l’intento di inspessire lo strato corneo superficiale dell’epidermide per dare alla cute una maggiore resistenza alla penetrazione dei raggi solari percepiti come radiazioni. Le persone soggette ad allergie solari fanno molta più fatica a mettere in atto questo processo.
- Di solito si sente parlare di raggi UVA e UVB ma raramente di raggi UVC; in realtà esistono anch’essi e sono particolarmente dannosi per la salute. Per fortuna i raggi UVC vengono trattenuti dallo strato di ozono e per questo non risultano pericolosi per la pelle. Il rischio di esposizione a questi raggi aumenta però quando si va in alta quota.
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